Il Coordinamento delle Camere Penali Calabresi, costituito dalle Camere territoriali di Catanzaro, Reggio Calabria, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia, Palmi, Rossano, Castrovillari, Lamezia Terme, Locri e Paola ha proclamato l'astensione dalle udienze sull'intero territorio calabrese nelle giornate del 14 e 15 luglio 2022.
Le ragioni sono legate alla profonda crisi cui versa da tempo la giustizia penale calabrese, che a parere dei legali ha determinato il concreto ridursi delle garanzie difensive.
L'Unione delle Camere Penali Italiane è impegnata, con le proprie iniziative, denunce e proposte, a contrastare tale deriva e a contribuire all'affermarsi dei principi del diritto penale liberale e del giusto processo, al contrario di un sistema che enfatizza sempre più il "risultato investigativo" a discapito delle regole che presidiano la formazione della prova nel contraddittorio.
Le ragioni che si ritiene hanno determinato la crisi, vanno dal retaggio del processo inquisitorio, attraverso la strumentalizzazione dei media, l'abuso del ricorso alle conferenze stampa, la carcerazione preventiva vista non più come extrema ratio bensì come primo strumento cautelare cui fare ricorso, errori giudiziari.
L'intendimento degli avvocati penalisti è quindi quello di denunziare l'erosione dei diritti e difendere le regole del processo, per come consacrate nella Costituzione.
Le camere penali nel documento che proclama lo sciopero parlano di una situazione che altera gli equilibri costituzionali con conseguente arretramento della storia della civiltà giuridica nel nostro territorio.
Anche il presidente della camera penale di Reggio Calabria Pasquale Foti, ha inteso richiamare le ragioni che stanno alla base di questa protesta e con una nota diffusa agli organi di stampa, spiega le motivazioni dell'astensione e cioè quella di creare un momento di riflessione e di stimolo ad un confronto fecondo e costruttivo tra tutti gli attori della giurisdizione.
Nella giornata del 14 luglio a Lamezia Terme si terrà un incontro dibattito per alimentare il confronto.
Proprio dal confronto, come spiega il presidente della camera penale di Reggio Calabria, si è giunti alla redazione di un protocollo dell'udienza penale che a breve sarà approvato e pubblicato.
Al centro del documento la gestione delle problematiche connesse al processo di esecuzione e al trattamento dei detenuti e per la risoluzione dell'atavica carenza di organico nelle funzioni giudicanti.
L' auspicio è pertanto che la vocazione al dialogo possa condurre alla risoluzione delle problematiche evidenziate nel documento del coordinamento delle camere penali calabresi.
L'Unione delle Camere penali italiane intende riaffermare quindi la centralità del ruolo del difensore nel processo.