Area contro Mi, scontro aperto sul Csm: "Quanto accade ricorda la P2" "Calunnie, nessuno si dimetta"
Volano gli stracci in una magistratura mai lacerata come adesso ed al centro di Una indagine giudiziaria che appare come un ciclone, e che, si tratta dell'opinione di molti, potrebbe preludere a nuovi ed imprevedibili terremoti. Tutti contro tutti, tra ammonimenti, improbabili difese d'ufficio e dimissioni (poche). Dopo i comunicati di Unità per la costituzione e di Magistratura Democratica, adesso è Cristina Ornano, segretario di Area, la corrente che rappresenta i magistrati progressisti, a replicare, con una durissima dichiarazione, ad un altro comunicato, quello di magistratura indipendente, il gruppo dei magistrati di centro-destra: "Lobby trasversali composte da politici disinvolti e spregiudicati imprenditori, alcuni pure indagati da una di quelle stesse Procure e con il coinvolgimento di magistrati, hanno messo a punto un tentativo estremamente pervasivo di eterodirezione e di condizionamento esterno dell'autogoverno per le nomine di alcune nevralgiche Procure della Repubblica. Un fatto che, se confermato, sarebbe di una gravità inaudita e che, come è già stato da molti ricordato, ci riconduce al solo precedente della P2"
Detto, fatto. In tanti ci avevano pensato, ma quel parallelismo con la loggia massonica di Licio Gelli, con tanti magistrati, e di che peso, al suo interno, impegnati con gli altri a discutere come meglio condizionare le istituzioni dello Stato democratico, nessuno aveva finora osato farlo, ed Area l'ha fatto.
Un j'accuse che nasce come reazione ad un comunicato di poco precedente, quello di Magistratura Indipendente, che aveva invitato i propri membri del Consiglio Superiore della Magistratura ad abbandonare i propositi delle dimissioni e a ritornare a lavorare a pieno regime.
L'incipit del comunicato è già chiarissimo. Occorre "porre immediatamente termine alla propria autosospensione e a riprendere senza indugio le attività consiliari". Un invito che Magistratura Indipendente ha diretto ai consiglieri della corrente Corrado Cartoni, Paolo Criscuoli e Antonio Lepre, ai quali esprime " piena fiducia" e "totale solidarietà" per la "faziosa campagna di stampa che continua a vederli associati, impropriamente, a vicende penali ipotizzate esclusivamente a carico di altri soggetti", ma che tuttavia si rivolge a tutti. Tutti sono chiamati a ritornare al lavoro, si afferma nel documento, sottoscritto dai consiglieri di magistratura indipendente della Suprema Corte di Cassazione per "eliminare il gravissimo vulnus alla rappresentatività dell'organo di governo autonomo della magistratura, derivante dall'operatività dello stesso a ranghi ridotti e, soprattutto, in composizione non rispondente agli orientamenti espressi dagli appartenenti all'ordine giudiziario nelle elezioni del luglio 2018".
Mi ha inoltre invitato i rappresentanti nazionali ad "assumere ogni opportuna iniziativa" per tutelare "l'onorabilità di Magistratura Indipendente, e di tutti i suoi appartenenti, e, in particolare, per respingere, con sdegno, ogni tentativo – in qualunque sede assunta – di stabilire una correlazione, anche indiretta, con la loggia massonica P2" e denunciato "la calunniosità del parallelismo tra le attività di una libera aggregazione di magistrati e quella di un'associazione segreta, impegnata in un piano criminale di eversione dell'ordine democratico".