Di Piero Gurrieri su Domenica, 06 Marzo 2022
Categoria: Diario di questi anni di Pietro Gurrieri

Anastasiia, uccisa per amore dei cuccioli nelle strade di Kyiv

 Lei è Anastasiia e lui Yevhen, si erano sposati per stare insieme una vita, non hanno dato loro il tempo di festeggiare le nozze di legno. Anastasiia, 26 anni, è stata trucidata ieri pomeriggio dalle truppe russe, insieme ad altri due compagni. Li hanno presi di mira, deliberatamente e da vicino, hanno sparato, sono morti sul colpo.

Anastasiia ha pagato con la vita il suo amore per gli animali, il volersene prendere cura, nonostante le bombe. L'hanno uccisa mentre stava portando del cibo in un canile a Bucha, una trentina di chilometri da Kiev. Anastasiia Yalanskaya era tutto meno che un'incosciente, sapeva bene di essere a rischio. Glielo avevano detto i suoi familiari di far le valigie e andarsene via da quell'inferno, l'aveva supplicata anche il suo Yevhen: "Stai attenta cara, un solo errore potrebbe esserti fatale".

 Anastasiia sapeva, ma aveva deciso: non avrebbe abbandonato quei cuccioli al loro destino, sarebbero morti di fame. Un cuore, il suo, sulle stesse onde di quello di Andrea Cisternino, l'animalista italiano rimasto a Kiev, per accudire i 450 cani randagi del rifugio, non avevano che lui. Andrea, il destino di Anastasiia, l'ha saputo poco dopo, rimbalzato in chat, nella propria bacheca: ed è ancora lì. Quando i russi arriveranno, ha postato alcuni giorni fa, li porterò con me, mostrerò loro gli animali. Forse, con l'illusione, propria delle anime belle, che in guerra chi ha ordine di uccidere, o ci ha preso gusto, possa avere qualche riguardo. Il male oscuro della guerra, trasformarsi in una spirale carnivora.

 Anastasiia, da ieri, non c'è più, Lei e i suoi due compagni volontari sono morti per difendere altri esseri viventi. Quelli, tra tutti, più impauriti dalla guerra, perchè fisiologicamente incapaci, al contrario di noi umani, di concepirla. Il suo testamento d'amore rimarrà impresso nella sua ultima storia su Instagram, pubblicata poco prima della fine. Serena, sul sedile posteriore di un veicolo, sorridente davanti alla camera, portando sacchi di cibo per i suoi cani. Chissà chi potrà occuparsi adesso di loro. Anastasiia è l'ennesima vittima innocente di questa lurida guerra, scatenata da un criminale psicopatico di nome Putin.