Di Piero Gurrieri su Sabato, 23 Aprile 2022
Categoria: Diario di questi anni di Pietro Gurrieri

Alice: "Canto il mio Franco Battiato"

 "Non amo molto parlare di Franco e del nostro rapporto, per me è troppo vivo tutto. Il legame con Franco è stato, è e sarà sempre forte".

Eppure ieri sera, al #Duemila di #Ragusa, Alice si è lasciata andare, come trasportata dal Vento caldo dell'estate con cui Franco Battiato e Giusto Pio, nei primi anni '80, l'autarono a cucirsi addosso un'identità musicale. 

 Per e con amore "canto Battiato" ha detto lei ricordando momenti di intimità anche musicale, la genesi di "Per Elisa" e de "I treni di Tozeur" e il misticismo che animava Franco e sempre accompagnava il loro rapporto. Un grande concerto che rende onore alla Sicilia e agli Iblei, amati da Franco Battiato, indimenticabile il suo concerto al museo di Kamarina, ma soprattutto a Vittoria, che mandò in estasi una piazza del Popolo stipata fino all'inverosimile e perfino migliaia di uccelli che dagli alberi cominciarono anche loro a cantare, quasi in coro con il grande artista, che in quell'occasione volle sottolinearlo.

"Ora più che mai è mio profondo desiderio essere semplice strumento insieme a Carlo Guaitoli, per quel che possiamo cogliere e accogliere, di ciò che Franco Battiato ha trasmesso attraverso la sua musica e i suoi testi, in questo suo straordinario passaggio sulla Terra". Sono sempre parole di Alice, per un grandissimo concerto, primosso da Marcello Cannizzo Agency e Filippo Angelica Editore, con l'orchestra del teatro "Francesco Cilea" e con Yuri Camisasca, amico di Franco e Alice, che era lì per salutarla, è salito sul palco, ha preso un microfono e si è messo a cantare.

 Sono le cose che fanno bello il nostro straordinario territorio, ieri sera Capitale d'Arte, di Cultura e di Memoria. Quella straordinaria, quella di Franco Battiato.