Di Piero Gurrieri su Lunedì, 11 Aprile 2022
Categoria: Diario di questi anni di Pietro Gurrieri

"Se ci fosse luce, sarebbe bellissimo". Aldo e Noretta, una storia d'amore

 «Mia dolcissima Noretta, credo di essere giunto all'estremo delle mie possibilità e di essere sul punto di chiudere questa mia esperienza umana.

Ho tentato di tutto. Credo di tornare a voi in un'altra forma. Ci rivedremo. Ci ritroveremo. Ci riameremo.

A Te devo dire grazie, infinite grazie, per tutto l'amore che mi hai dato.

Ricordati che sei stata la cosa più importante della mia vita. Bacia e carezza per me tutti, volto per volto, occhi per occhi, capelli per capelli. 

A ciascuno la mia immensa tenerezza che passa per le tue mani. Sii forte, mia dolcissima, in questa prova assurda e incomprensibile.

Vorrei capire, con i miei piccoli occhi mortali, come ci si vedrà dopo. Se ci fosse luce, sarebbe bellissimo».

Lui è Aldo, lei Noretta, la loro storia d'amore, resa immortale da queste poche parole che lui le scrisse dal carcere delle Brigate Rosse quando apprese della sua condanna a morte. Un amore talmente intenso da sopravvivere alla barriera più grande, in verità solo umana, l'estrema separazione, la morte. Il 9 maggio 1978 il corpo dello statista, giurista e presidente della Democrazia Cristiana, fu ritrovato in via Caetani, al centro di Roma, nel baule di un'auto. Aldo rimane uno dei padri della Repubblica, uno di quegli uomini per cui la politica può ancora, nonostante tutto, essere definita come il compito più alto dell'uomo su questa terra. Lei, Noretta, gli sopravvisse per tanti anni, e fino all'ultimo reclamò verità e giustizia per il suo uomo. Io, tutti noi, li immaginiamo insieme, mano a mano, nella luce, mentre si dicono che si, è bellissimo.