Sembra che ogni casella sia stata riempita di contenuti; infatti con la pubblicazione della circolare n. 25877/2024 del 16 agosto 2024, il Ministero delle Imprese e del made in Italy – MIMIT - ha diramato le tanto attese linee guida per il credito d'imposta cosiddetto - transizione 5.0 -.
La circolare contiene ben 192 pagine e cerca di fornire chiarimenti tecnici in relazione a specifici profili utili ai fini della corretta applicazione della nuova disciplina agevolativa. Nel dettaglio vengono analizzate le seguenti tematiche:
- determinazione dei risparmi energetici nelle fasi ex ante ed ex post, con specifici approfondimenti sui concetti di "struttura produttiva", "processo produttivo", "processo interessato" dall'investimento e "scenario controfattuale";
- presentazione di esempi numerici specifici per il calcolo della riduzione dei consumi energetici;
- requisiti necessari per gli impianti finalizzati all'autoproduzione destinata all'autoconsumo di energia da fonti rinnovabili;
- procedure di invio e gestione della comunicazione di prenotazione del beneficio;
- procedura per la comunicazione di avanzamento del progetto di innovazione;
- procedura per la comunicazione del completamento del progetto di innovazione;
- modalità di svolgimento dell'attività di vigilanza e dei controlli;
- esempi di calcolo del credito d'imposta spettante relativo a un progetto di innovazione in relazione al processo interessato dall'investimento o alla struttura produttiva.
Innanzitutto, al fine di individuare l'ambito applicativo dell'agevolazione, la circolare presenta un focus sul concetto di struttura produttiva e processo interessato; Il processo interessato coincide con il processo produttivo interessato dalla riduzione dei consumi energetici conseguita tramite gli investimenti in beni materiali e immateriali nuovi di cui agli allegati A e B alla Legge n. 232/2016.
Il credito d'imposta transizione 5.0 è calcolato per ciascuna annualità - 2024 e 2025 -, in riferimento all'anno di completamento dei progetti di innovazione, applicando alla somma degli investimenti agevolabili, aliquote incrementali rispetto al livello di risparmio energetico.
Esemplificando, si suppone di voler installare tre beni materiali e un bene immateriale agevolabili; qualora il progetto di innovazione riguardi l'acquisto di tre beni materiali e un bene immateriale relativamente a un unico processo produttivo, si può calcolare il risparmio energetico conseguibile con riferimento al processo interessato: nell'ipotesi in cui tali interventi permettano di conseguire una riduzione percentuale dei consumi energetici sul processo interessato pari, ad esempio, al 10,78%, l'impresa beneficiaria può includere nel progetto di investimento anche le spese per la formazione del personale.
La spesa per i suddetti beni materiali e immateriali è pari a 2.800.000 euro mentre la spesa per la formazione ammonta a 150.000 euro, per un totale dei costi ammissibili per il progetto di investimento pari a 2.950.000 euro. In tal caso, il calcolo del credito d'imposta spettante sarà così strutturato: 2.500.000 euro ai quali è riconosciuto un credito d'imposta determinato con un'aliquota pari al 40% - 1.000.000 di euro -; 450.000 euro ai quali è riconosciuto un credito d'imposta determinato con un'aliquota pari al 20% e quindi 90.000 euro. Il credito d'imposta totale spettante è dunque quindi pari a 1.090.000 euro.
Meditate contribuenti, meditate.