Di Piero Gurrieri su Venerdì, 18 Marzo 2022
Categoria: Diario di questi anni di Pietro Gurrieri

Addio Olga, donna, madre, guerriera!

Lei era Olga. Guardatela bene, merita di essere ricordata come una patriota, una combattente, una guerriera. Olga Semidyanova, 48 anni, è morta poco fa, al confine tra le regioni di Donetsk e Zaporizhzhya, per la libertà della sua terra, per la dignità dei suoi 12 figli.

 Dodici, come le 12 tribù, come le stelle sul capo di Maria, madre di Gesù e di una figliolanza infinita. Come Olga, al cui gran cuore non era bastato generarne sei dopo essersi sposata ch'era una bambina. Ancora incinta dell'ultima, era andata a prendersene altri sei in un orfanotrofio, scegliendo quelli con più problemi e traumi. Preferisco loro, han diritto ad essere strapparli a solitudine e abbandono, restituiti alla vita. Cresceranno con i miei bambini.
Olga, medico dell'esercito ucraino che, fedele al giuramento di Ippocrate, di tutti si prendeva cura. Olga, che, quando anche le splendide donne di quel paese, di fronte all'invasore piuttosto che lasciar soli gli uomini, avevano imbracciato le armi, era stata la prima a farlo portandosi dietro la borsa medica e quella delle munizioni. Olga, un saluto ai dodici figli era bastato. Un arrivederci, diventato un addio. Stanno chiedendo, i Dodici, di poterla baciare ancora, di poterne onorare il il corpo. Sappiamo dov'è stata uccisa, non come poterla riportare a casa. Oleksandra poi, sua madre non la dimenticherà. Così forte da crescere bambini di altri come i suoi. Lei non riusciva mai a farsi da parte, il suo paese ha chiamato, ha risposto eccomi. Difendeva l'Ucraina, è stata una sua scelta, nessuno l'ha costretta.

 Olga, dolce e forte Partigiana, a Te dedico un papavero rosso, simbolo di chi lotta per la libertà, e questa poesia di Taras Hryhorovyč Ševčenko. Possa Tu riposare in pace 🌺 

Quando morirò, mi interrino
Sull'alta collina
Fra la steppa della mia
Bella Ucraina.
Che si vedano i campi,
Il Dniepr con le rive,
Che si oda il muggito
Del fiume stizzito.
Quando porterà il fiume
Al mare azzurro
Il sangue nero,
Lascerò allor la tomba
Ed andrò da Dio
Per pregare… Prima di ciò
Non conosco Dio.
Sepoltomi, insorgete,
Le caten rompete,
Che il sangue dei nemici
Spruzzi la libertà.
Nella vostra gran famiglia
Nuova, liberata
Vorrei esser ricordato
Con parola grata.