I contribuenti già beneficiari per il mese di marzo 2020 delle indennità introdotte dal Decreto Legge n. 18/2020 - Cura Italia – sono oggetto di attenzione dall'art. 84 del Decreto Legge n. 34 del 19/05/2020, cosiddetto "Rilancio" il quale prevede la corresponsione della medesima indennità anche per il mese di aprile 2020, in modo "automatico". Confermando precedenti anticipazioni, con un comunicato stampa pubblicato giovedì scorso, l'I.N.P.S. ha informato che sono già stati predisposti i pagamenti della rata di aprile 2020 delle indennità:
- di 600 euro, a favore dei lavoratori autonomi, dei collaboratori e degli stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, già beneficiari delle indennità per il mese di marzo di cui agli artt. 27, 28 e 29 del D.L. 18/2020 – Cura Italia;
- di 500 euro per gli operai a tempo determinato dell'agricoltura, già beneficiari dell'indennità per il mese di marzo di cui all'art. 30 del D.L. 18/2020 – Cura Italia.
Stando sempre a quanto indicato nel comunicato dunque, entro la fine della settimana scorsa dovrebbero essere stati accreditati sui conti correnti ben 1.800.000 pagamenti. I pagamenti accreditati riguardano:
- 1.357.000 lavoratori autonomi;
- 239.000 operai agricoli a tempo determinato;
- 106.000 professionisti titolari di partita IVA e lavoratori con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
- 75.000 lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali.
Ulteriori 2.000.000 di pagamenti saranno accreditati entro oggi lunedì 25 maggio. La distribuzione dei pagamenti su tre giornate lavorative si è resa necessaria in considerazione dei vincoli tecnici di funzionamento della rete interbancaria nazionale, che consente la gestione di non oltre 2,2 milioni di bonifici al giorno, e dei pagamenti già pianificati da altre amministrazioni pubbliche.
Per coloro che, all'atto della presentazione della domanda, hanno chiesto l'erogazione dell'indennità in contanti, senza indicare alcun rapporto bancario, il pagamento avverrà a partire da domani martedì 26 maggio. Per riscuotere la seconda rata dell'indennità, questi contribuenti potranno recarsi presso qualsiasi sportello postale del territorio nazionale muniti necessariamente della comunicazione che riceveranno da Poste Italiane, oltre che del documento di identità e di un documento attestante il proprio codice fiscale.
Il pagamento non è stato predisposto per le indennità di 600 euro per i mesi di aprile e maggio 2020, riconosciute ai lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo - FPLS -, categoria rispetto alla quale il D.L. n. 34/2020 – Rilancio - ha disposto l'ampliamento della platea dei beneficiari, includendo i lavoratori che nel 2019 hanno avuto almeno 7 giornate assicurate e un reddito inferiore a 35.000 euro.
Per l'erogazione di tali indennità, i lavoratori non devono risultare titolari di rapporto di lavoro dipendente o titolari di pensione alla data del 19 maggio 2020. Pertanto, l'Inps effettuerà i controlli su tali aspetti anche per le domande già pervenute ad aprile e, successivamente, potrà disporre i relativi pagamenti della seconda e terza rata.
Si rammenta infine che il D.L. Rilancio ha introdotto un termine finale per la presentazione delle domande per le indennità di marzo 2020, di cui agli artt. 27, 28, 29, 30 e 38 del D.L. Cura Italia. Decorsi 15 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, si decade dalla possibilità di richiedere le predette indennità.
Il 3 giugno 2020 è, quindi, l'ultimo giorno per presentare la domanda per l'indennità di marzo 2020. Non lasciamola trascorrere invano.
Meditate contribuenti, meditate.